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Punto di partenza Via del Municipio
– Sede della Pro Loco di Navelli.
-procedendo in salita, si imbocca il vicolo che costeggia l’orto del Palazzo De Roccis e si prosegue fino all’arco sottostante il palazzo, per trovarsi sulla strada antistante il palazzo stesso.
-per salire al livello superiore si possono imboccare le scalette scavate nella roccia che costeggiano l’orto antistante il palazzo.
-in
cima alle scalette, ci si trova alle Mura Rotte, un
ottimo punto per spiegare le conformazione del paese e
per spiegare la struttura delle case mura.
-partendo dalle Mura Rotte si può entrare nella parte interna per ammirare la struttura delle case mura e delle case arco nonché una delle vecchie porte - bottega presenti in paese.
-sempre partendo dalle Mura Rotte si imbocca Via Urbana in direzione di Piazza Piccioli.
-lungo
il tragitto si avrà modo di osservare
-subito dopo la loggia, si avrà modo di osservare l’entrata superiore di Palazzo Marchi Piccioli (ru quartiere), la cappella gentilizia intitolata a San Gennaro e, con una piccola deviazione, l’entrata inferiore che immette nel cortile. Nel Palazzo hanno avuto sede, nel corso degli anni, il quartiere generale dell’esercito borbonico (i Piccioli erano i fiduciari dei Borboni), il carcere, la posta, i carabinieri.
-si prosegue a questo punto per Piazza Piccioli che prende il nome dalla famiglia il cui Palazzo si affaccia sulla Piazza e sulla vallata.
-si ritorna sui propri passi e si entra nella parte più antica del paese, quella medievale, da una delle quattro porte di accesso, Porta Santa Maria (iscrizione, case arco ecc.) proseguendo per via San Pasquale e le altre viuzze interne per mostrare le caratteristiche architettoniche (finestra arabeggiante, le pilucce, i luoghi della vita e del lavoro racchiusi entro le mura secondo la tradizione medievale di queste zone appenniniche); lungo via San Pasquale si apre il Palazzo Cappa, oggi in parte disabitato e in alcuni punti di difficile accesso, con la sua cappella gentilizia, San Pasquale.
-si esce su Via Macello all’altezza del Forno da capo e si ammirano, verso valle, i resti della parte più antica, verso monte si può imboccare il vicolo che conduce a Porta Villotta, nei pressi dei resti del Palazzo Onori.
-percorrendo le scale di Via Macello in salita, si giunge a Porta Castello e al piazzale retrostante il Palazzo rinascimentale che ha sostituito il preesistente castello medievale.
-sul
Piazzale si affaccia
-pan>-dal
Palazzo si può arrivare agevolmente ad una piccola
chiesa extraurbana, recentemente restaurata. Seconda la
tradizione si trattava di una chiesa appannaggio
famiglie in vista (alle quali sono intitolati i cinque
altari) che è stata utilizzata per volere delle famiglie
come chiesa cimiteriale in occasione della peste che
imperversò in queste regione alla metà del XVII secolo.
© ProLoco di Navelli by Angelo Sarra